Nuova biblioteca comunale di Rosignano Marittimo
Concorso internazionale, 2007
Capogruppo: Arch. Roberto Pasqualetti
Progettisti: Arch. Lorella Bonanni, Arch. Massimo Gasperini, Arch. Marco Petrini, Prof. Ing. Raffaello Bartelletti
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Concorso internazionale, 2007
Introduzione
Rosignano Solvay, è un territorio caratterizzato dallo stabilimento omonimo, e riconoscibile arrivando da terra e dal mare per le torri di raffredamento dell'industria, che lo rendono unico e particolare. Da quí parte l'idea del progetto: proporre un edificio che ricorda il volume delle torri della Solvay, ma che ne reinterpreta l'immagine utilizzando, per la sua realizzazione, nuove tecnologie e materiali.
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Concorso internazionale, 2007
Uno scheletro strutturale nel quale sono inseriti, attorno all'impluvio centrale, i volumi della nuova funzione: il cilindro. il parallelepipedo a base quadrata e a base ellittica; il tutto avvolto sull'esterno da un rivestimento in lamiera variamente forata che filtra la luce in dipendenza della necessità e dell'orientamento. Le ampie aree verdi poste alle diverse quote ed il sistema di circolazione dell'aria pongono Il tema del raffrescamento naturale quale elemento qualificante dell'intervento.
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Concorso internazionale, 2007
Gli impianti che rendono sostenibile l'intervento, contribuiscono, con i loro elementi tecnici, come la tubazione dell'aereazione che avvolge a spirale l'edificio e il serbatoio solare, installato sulla sommità, a rafforzare l'immagine e a differenziarla dalle torri ispiratrici.
La salita verso la sommitá è percepita come una continua sorpresa per i volumi colorati composti liberamente che aggettano nella corte centrale, per gli inaspettati spazi verdi, per le trasparenze verso l'esterno, fino alla completa rarefazione del costruito, sul tetto giardino che domina il parco circostante, arrivando alla nuvola serbatoio intrappolata nella rete al culmine dell'edificio.
La sera, l'edificio e i suoi spazi verdi si illuminano di mille colori filtrati e riflessi dalla sua pelle d'acciaio.
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Assetto dell'area
La torre è posta sul lato sud del lotto ed impegna a terra una superficie di circa 400 metriquadri. I 20 posti auto richiesti sono ricavati in adiacenza con la pista ciclabile, mentre la restante parte della superficie pedonale è pavimentata e a verde. È stata posta particolare attenzione a non rimuovere nessuna delle piantumazioni esistenti.
Nella proposta progettuale generale è stato indicato, oltre alla sistemazione del lotto di intervento, come richiesto dal bando, una ipotesi di sistemazione del restante parco che privilegia la percorrenza secondo il suo asse centrale, fra la strada e la ferrovia, e collega la piazza del mercato con il parcheggio sud, trovando il raccordo intermedio con la percorrenza pedonale verso la piazza Risorgimento. In tal senso è stato ipotizzato (ma non vincolante alla proposta presentata) di eliminare il manufatto contenente i servizi posto fra il parcheggio e l'area verde, inserendolo al piano terra del nuovo edificio.
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Concorso internazionale, 2007
L'altezza dell'edificio crea attrattiva e si pone come fulcro di collegamento tra il territorio a monte e quello a mare separati dalla ferrovia, incentivando il passaggio tra la zona commerciale a mare, e le funzioni pubbliche e di servizio presenti lato monte.
Grazie alla totale permeabilità del piano terra si garantisce la libera percorrenza e i collegamenti tra le diverse parti del parco e i percorsi urbano presenti. In particolare Il sottopassaggio della ferrovia si inserisce nel disegno della piazza sud, porta di accesso all'edificio, al parco e direttamente collegata al parcheggio.
La linea ferroviaria è schermata da un barriera antirumore completamente trasparente che consente la vista sul passaggio dei treni, un mezzo di trasporto da valorizzare, che evoca il fascino della partenza, del viaggio.
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Assetto funzionale e distributivo
L'edificio è servito da due gruppi scale–ascensore, uno dei quali serve esclusivamente la biblioteca e l'altro, di tipo protetto, tutte le altre attività presenti. Un sistema di segnalazione permette, in caso di emergenza, l'utilizzazione contemporanea delle scale per il deflusso delle persone.
Al piano terra, completamente permeabile e collegato al verde e al parcheggio, sono le funzioni della ludoteca (il volume morbido dalle curve giocose immerso nel verde per il gioco all'aperto) ed il bar (l'ellisse di colore blu). Il cilindro rosso del deposito libri, dotato di montacarichi, permette dal piano terra la movimentazione interna dei volumi sugli altri 3 livelli.
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Concorso internazionale, 2007
L'accesso alla biblioteca e all'emeroteca avviene per mezzo della ampia rampa che avvolge la torre sul lato est o attraverso la scala e l'ascensore interni alla chiostra. Gli ambienti della biblioteca si sviluppano su due piani, oltre ad un terzo di giardino pensile per la lettura all'aperto. In particolare lo spazio bambini, al primo livello, è dotato di due ampie terrazze verdi per l'attività all'aperto. Al quarto piano l'Informagiovani e al quinto lo spazio conferenze.
L'ultimo livello è il tetto giardino.
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Concorso internazionale, 2007
I locali tecnici principali sono interrati, di fianco all'edificio lato ferrovia, mentre altri piccoli vani sono posti al quarto e all'ultimo piano. In alto sulla sommità dell'edificio il serbatoio nuvola e poco più in basso la macchina di trattamento aria ove è raccordato la tubazione di aerazione per la cui descrizione si rimanda al paragrafo sugli impianti.
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Materiali e colori
Cemento colorato, acciaio e vetro sono gli unici materiali usati.
I colori, oltre a quelli naturali dell'acciaio e del cemento, sono in primo luogo il colore naturale del verde dei giardini pensili che si modifica con il cambiare delle stagioni; e poi in rosso il volume cilindrico del deposito libri, in blu il bar e l'emeroteca raccolte nell’elemento ellittico, in giallo la ludoteca e lo spazio bambini della biblioteca. Il parallelepipedo che contiene al piano quarto lo spazio proiezioni dell'informagiovani ed al piano quinto lo spazio conferenze è colorato in nero.
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L'edificio è completamente rivestito da una lamiera di alluminio forata ondulata, con fori da 2 a 12 millimetri variamente distribuiti in funzione dell'orientamento nord sud. Tale sistema di rivestimento permette di attuare un sistema di filtro modulabile ai raggi solari e, nello stesso tempo, caratterizza dal punto di vista architettonico l'edificio, plasmandone la linea e la volumetria esterna.
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Fonti di energia rinnovabili
L'intera opera è stata concepita con l'obiettivo di realizzare una sinergia tra il progetto architettonico e le soluzioni impiantistiche, soprattutto in funzione di un utilizzo razionale delle risorse energetiche naturali e rinnovabili: l'elemento decorativo e quello tecnico diventano dunque imprescindibili e armonizzati l'uno nell'altro, nel quadro di una nuova sensibilità ambientale incentrata sul valore dell'architettura sostenibile.
A tal proposito è nata l'idea di strutturare l'intervento nella forma che si ispira alle storiche torri di raffreddamento presenti nel contesto locale e che nel contempo consente, grazie alla peculiarità del proprio sviluppo verticale, un'applicazione delle tecnologie di accumulo solare (mediante utilizzo di serre e serbatoi) e di sfruttamento della ventilazione naturale offerta dai flussi ascensionali caratteristici delle configurazioni a camino.
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La tipologia di telaio parzialmente aperto di forma tronco conica, utilizzata come involucro delle strutture interne, favorisce lo scambio convettivo nell'alternarsi di ambienti chiusi e aperti, considerando l'effetto termico innescatosi dal "tiraggio" del camino; inoltre tale mantello si presenta come elemento frangisole per le zone esposte ad un eccessivo irraggiamento estivo, con un notevole risparmio in termini di potenza refrigerante da fornire; quest'ultimo obiettivo è stato realizzato anche attraverso la razionalizzazione delle distribuzioni planimetriche degli ambienti, in modo che gli spazi destinati all'utenza siano maggiormente schermati dalla presenza di altri locali tecnici, comunque non densamente popolati.
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Concorso internazionale, 2007
Focalizzando ancora l'attenzione sul concetto di utilizzo razionale delle risorse, soprattutto in funzione del risparmio dei costi di gestione, il principio fondamentale seguito è quello di sfruttare quanto più possibile le potenzialità climatiche locali (buone condizioni di umidità relativa e temperatura, stabilizzate dalla presenza del mare, ottimo accumulo solare del terreno): questo consente di limitare lo sfruttamento delle fonti di comune utilizzo (energia elettrica e gas metano) in favore di mezzi di approvvigionamento energetico gratuiti (apporti solari per il riscaldamento sensibile dell'aria primaria, parziale miscelazione con aria esterna) nella maggior parte dei periodi durante l'anno. Il tutto realizzato con soluzioni originali e fortemente derivanti dal particolare contesto ambientale circostante: lo studio della rosa dei venti locali, con direzione prevalente dal mare, ha consentito di sviluppare un eventuale recupero di ventilazione tramite canalizzazione esterna con avvolgimento elicoidale.
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Concorso internazionale, 2007
I principali elementi che costituiscono la proposta progettuale sono di seguito sintetizzati:
1) Aerazione naturale;
2) Captazione della ventosità e trattamento di aria primaria;
3) Riscaldamento e raffrescamento radiante;
4) Accumuli solari;
5) Geotermia;
6) Energia fotovoltaica;
7) Recupero e trattamento condensa per irrigazione a goccia delle superfici verdi;
8) Criteri acustici;
9) Protezione antincendio.
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Areazione naturale
Entro il telaio di rivestimento esterno la distribuzione architettonica degli elementi, di tipo aperto, è stata concepita per smaltire l’eccesso di calore schermato e accumulato dal mantello tramite flusso ascensionale, con scambio termico per convezione. Questo permette alla struttura nel suo insieme di comportarsi come una vera e propria torre di raffreddamento.
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Captazione della ventosità e trattamento aria primaria
L'apporto di aria primaria è garantito in tutti gli ambienti ove prescritto, ciascuno con le caratteristiche imposte dalla funzionalità specifica. A tal fine sono previste una o più unità di trattamento aria (UTA) in corrispondenza dell'ultimo livello della struttura, con sistema di aspirazione di tipo forzato e batterie di riscaldamento, umidificazione, raffreddamento e post−riscaldamento, per il funzionamento sia invernale che estivo. L'adescamento dell'aria è comunque coadiuvato dalla presenza della canalizzazione spiroidale esterna, che tramite un sistema di aperture grigliate consente di ricorrere quando possibile ad una captazione della ventosità naturale caratteristica del luogo.
Tale soluzione consente inoltre di miscelare in determinati periodi dell'anno quota parte dell'aria trattata direttamente con aria esterna prima dell'inserimento degli ambienti, con riduzione sensibile degli apporti artificiali necessari per l'aerazione della struttura e, in ultima analisi, un risparmio energetico.